IMPIANTI ZIGOMATICI
La tecnica degli impianti zigomatici è stata sviluppata in Svezia dal Prof. Branemark per poter riabilitare pazienti oncologici che avevano subito l’asportazione dell’osso mascellare. Attualmente sono anche utilizzati per la riabilitazione delle mascelle estremamente atrofiche. Gli impianti zigomatici vengono utilizzati in caso di severa atrofia mascellare e vengono innestati direttamente nello zigomo, risolvendo il problema del deficit osseo.



Vantaggi
Si evita il Grande Rialzo del Seno Mascellare che allunga di alcuni mesi i tempi della riabilitazione protesica. Ed è l’unica alternativa per i pazienti che non possono fruire positivamente di questa tecnica.


Svantaggi
Il post-operatorio può risultare più doloroso ed il gonfiore è maggiore rispetto agli interventi di implantologia classici.
Casi di sinusite nel 5-10 % dei casi.
Sensibilità alterata nella zona cutanea dello zigomo, pari a circa il 5% dei casi.
In una percentuale molto ridotta si ha avuto una frattura dell’osso mascellare.
Quanto dura un impianto zigomatico?
La sua vita media è di 10/15 anni e varia in base a diversi fattori. A volte è necessario rimuoverlo precocemente a causa di danni o problemi all’impianto.
È possibile che duri tutta la vita?
L’impianto zigomatico come ogni cosa è soggetto ad usura e bisogna considerare che le forze masticatorie non si applicano su una base verticale ma su una inclinata. Un impianto zigomatico su una persona anziana è possibile che duri per tutta la vita, mentre una persona giovane dovrà necessariamente cambiarla con il tempo. Uno stile di vita corretto e una buona igiene orale sono necessarie per allungarne la vita ed è possibile anche arrivare a 20 anni. Una cattiva manutenzione, al contrario, sarà la causa di una sostituzione prematura.
Cause per la rimozione dell’impianto.
Esistono due tipi di fallimento dell’impianto: precoce e tardivo. Il primo avviene nei primi mesi dopo il posizionamento dell’impianto. La causa è la mancata o non sufficiente osteointegrazione.
Il fallimento tardivo può avvenire in qualsiasi momento, anche dopo un anno. Le cause possono essere degli errori protesici, atteggiamenti sbagliati ripetuti nel tempo o anche la perimplantite. Quest’ultima è una patologia grave simile alla parodontite causata da un’infezione batterica attorno all’impianto.
Frattura dell’impianto
Un’ultima causa che porta alla rimozione dell’impianto è la frattura dello stesso. Può essere causata da un’errata pianificazione dell’impianto, ma anche da uno svitamento o da un sovraccarico dovuto alla forza masticatoria.
Bisogna tener conto che la frattura avviene con una percentuale molto bassa. La causa più comune è quella dello svitamento che provoca un’instabilità della protesi. Per risolvere il problema sarebbe necessario sostituirla o avvitarla nuovamente nel più breve tempo possibile. Questo eviterà che tutto l’impianto si danneggi.
I punti in cui si frattura sono di solito quelli dove la forza e la pressione della masticazione sono più forti.